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...una sigaretta rigirata fra le dita,
spire di brace dal cuore di fuoco,
un fumo quasi azzurro, come certe parole
che scivolano fuori dai bordi, come certi momenti
e certe notti che non vengono e non vanno,
semplicemente stanno immobili come ritagli di tempo,
eterni come la morte,
vivi come la pioggia che bagna i vetri e i rumori....
la perfezione assoluta del silenzio,
Tu fai rumore dentro,
dove nessuna orma è mai stata lasciata,
dove mai niente è stato toccato,
non hai mai dovuto cercare la mia chiave,
Tu l'hai sempre avuta...
Ho danzato nei tuoi occhi e
sulla tua musica senza toccare la terra,
appoggiata al tuo petto
ho sentito battere il mio cuore,
ho indossato i tuoi vestiti
per capire il senso della tua vita,
ho camminato, sorriso e sognato con te,
lo farò sempre, che ancora si fa pelle e memoria
quell'abbraccio immenso del cuore.
Ho pianto d'emozione sulle tue parole,
sei sceso nei miei occhi e mi sono addormentata..
sull'ultimo dei tuoi sogni!
..fa si che ogni giorno si rivesta di speranza
perchè le ombre del passato non offuschino
la luce del futuro..
.. e ti chiedi a volte
che cosa si muove dentro di te,
che cosa grida oppure sorride,
da dove arriva il fiato corto.
Qualche volta ti scappano i pensieri,
tante volte li segui, altre te ne vai,
a volte resti immobile,
perduta nei sensi,
ad ascoltare quell'amore
che si rivolta dentro,
che vuole vivere
e spinge come un dannato...
In ogni grande impresa
non puoi fare affidamento
esclusivamente su te stesso
(ISNA-LA-WICA TRIBU' TETON SIOUX)
Non mi interessa cosa fai per vivere,
voglio sapere per cosa sospiri,
e se rischi il tutto per trovare
i sogni del tuo cuore.
Non mi interessa quanti anni hai,
voglio sapere se ancora vuoi rischiare
di sembrare stupido per l'amore,
per i sogni, per l'avventura di essere vivo.
Non voglio sapere che pianeti
minacciano la tua luna,
voglio sapere se hai toccato
il centro del tuo dolore,
se sei rimasto aperto
dopo i tradimenti della vita,
o se ti sei rinchiuso
per paura del dolore futuro.
Voglio sapere se puoi sederti con il dolore,
il mio o il tuo;
se puoi ballare pazzamente
e lasciare l'estasi riempirti
fino alla punta delle dita
senza prevenirci di cautela,
di essere realisti,
o di ricordarci le limitazioni
degli esseri umani.
Non voglio sapere
se la storia che mi stai raccontando
sia vera.
Voglio sapere se sei capace
di deludere un altro per essere
autentico a te stesso,
se puoi subire l'accusa di un tradimento e,
non tradire la tua anima.
Voglio sapere se sei fedele e quindi di fiducia.
Voglio sapere se sai vedere la bellezza
anche quando non è bella tutti i giorni
se sei capace di far sorgere la tua vita
con la tua sola presenza.
Voglio sapere se puoi vivere con il fracasso,
e continuare a gridare
all'argento di una luna piena: SI!
Non mi interessa sapere
dove abiti o quanti soldi hai,
mi interessa
se ti puoi alzare dopo una notte di dolore,
triste o spaccato in due,
e fare quel che si deve fare per i bambini.
Non mi interessa chi sei,
o come hai fatto per arrivare qui,
voglio sapere se sapresti restare
in mezzo al fuoco con me, e non retrocedere.
Non voglio sapere cosa hai studiato,
o con chi o dove,
voglio sapere cosa ti sostiene dentro,
quando tutto il resto non l'ha fatto.
Voglio sapere
se sai stare da solo con te stesso,
e se veramente ti piace la compagnia
che hai nei momenti vuoti.
Scritto da un'indiana della tribù degli Oriah (1890)